Salernitana, il Tribunale Federale Nazionale: “Poteri legittimi e scelta prudente”
Mentre si attende l’udienza al tar fissata per l’8 luglio, il Tribunale Federale Nazionale rende noto le motivazioni con cui ha ha respinto il ricorso presentato dal club granata contro il rinvio e la successiva riprogrammazione dei playout di Serie B, inizialmente previsti per il 19 e 26 maggio, poi spostati al 15 e 20 giugno. Nel ricorso, la Salernitana aveva accusato il presidente della Lega B, Paolo Bedin, di aver agito senza i necessari poteri statutari, rinviando le gare senza consultare l’assemblea e senza un deferimento formale nei confronti del Brescia, coinvolto in un’indagine sportiva. Una decisione che – secondo i legali granata – avrebbe leso la programmazione e l’equilibrio sportivo, alterando di fatto la regolarità della competizione. Il club chiedeva l’annullamento dei playout o, in alternativa, la riammissione in Serie B. Nelle motivazioni depositate, il TFN ha riconosciuto la piena legittimità dell’operato di Bedin, richiamando l’articolo 27.2 dello statuto della Lega B, che consente modifiche d’ufficio su date e orari delle partite. Secondo il Tribunale, il rinvio è stato un atto prudenziale, giustificato dalla conclusione dell’indagine federale sul Brescia, potenzialmente capace di incidere sulla classifica finale. Il principio chiave, ribadito dal Collegio, è che l’interesse superiore alla regolarità della competizione prevale sul diritto del singolo club. Anche il Frosinone, avversario della Salernitana nei playout, si è costituito nel procedimento, sostenendo che – senza il rinvio – si sarebbe giocato su una classifica non definitiva, con un potenziale danno a più club. Ha inoltre sottolineato che la penalizzazione al Brescia, e non l’organizzazione della Lega, è stata la causa del rinvio.
Stessa linea dalla Sampdoria, che ha definito la decisione di Bedin una “misura prudenziale e non discriminatoria”, necessaria a tutela della regolarità e non lesiva della Salernitana. Ora c’è il Tar del Lazio, dove il club di Danilo Iervolino ha chiesto l’annullamento del provvedimento e la riammissione in Serie B, oppure un risarcimento per i danni subiti. L’udienza appunto l’8 luglio.